ALLENATI PER L’APPUNTAMENTO CON GREEN GAME!
Scopri le regole per una corretta Raccolta Differenziata degli Imballaggi in Alluminio, Carta e Cartone, Plastica, Vetro ed Acciaio!
CIAL
Il Consorzio CIAL si occupa di avviare al riciclo gli imballaggi in alluminio separati in casa da milioni di cittadini. Ad oggi la raccolta differenziata di questo prezioso metallo è attiva in 6.700 Comuni in tutta Italia (l'84%) coinvolgendo 53 milioni di cittadini. I contenitori in alluminio, dopo il riciclo in una delle Fonderie presenti sul territorio nazionale, rinascono a nuova vita per diventare oggetti che tutti i giorni utilizziamo: utensili da cucina, elementi d'arredo, parti d'aerei o di automobili e tanto altro. L'Italia è al primo posto in Europa per quantità prodotte di alluminio riciclate. Nell'ultimo anno abbiamo recuperato il 70% degli imballaggi in alluminio usati.
Un ottimo risultato che consente, tra l'altro, un enorme risparmio di energia (fino al 95%) e materia.
QUALCHE CURIOSITÀ SULL'ALLUMINIO
Bastano 800 lattine per bevande riciclate per produrre una city bike in alluminio, proprio come la famosa Ricicletta® di CIAL.
Per ogni kg di alluminio riciclato si risparmiano 12 kg di CO2
Le aziende che aderiscono a CIAL lavorano per ridurre l'utilizzo dell'alluminio nella produzione degli imballaggi (la cd. Prevenzione). Basti pensare che negli ultimi anni il peso della lattina per bevande è passato da 19 grammi a circa 13 grammi.
COSA SEPARARE IN CASA
⇒ LATTINE PER BEVANDE
⇒ BOTTIGLIE IN ALLUMINIO
⇒ SCATOLETTE PER CARNE PESCE E LEGUMI
⇒ TAPPI, CAPSULE E CHIUSURE
⇒ TUBETTI PER CREME, CONSERVE O PRODOTTI SANITARI DELLA COSMETICA
⇒ VASCHETTE PER CONSERVARE E CUOCERE I CIBI
⇒ VASCHETTE E SCATOLETTE PER CIBO PER ANIMALI
⇒ FOGLIO SOTTILE PER ALIMENTI
⇒ BOMBOLETTE SPRAY
COMIECO
COMIECO è il Consorzio nazionale per il recupero e riciclo degli imballaggi in carta, cartone e cartoncino. Dalla sua nascita, nel 1985, la sua finalità è garantire l’avvio a riciclo del materiale cellulosico raccolto attraverso i circuiti comunali di raccolta differenziata. Dal 1985 ad oggi, la percentuale di riciclo e recupero in Italia è passata dal 37% a circa il 90%: mediamente ogni minuto vengono riciclate 10 tonnellate di macero. Al Consorzio aderiscono circa 3.300 imprese (dalle piattaforme di selezione, ai produttori, ai trasformatori) che rappresentano l’intera filiera cartaria italiana. In oltre 30 anni di attività, Comieco ha affiancato ai suoi compiti istituzionali una importante attività di sensibilizzazione dei cittadini italiani verso le tematiche ambientali in generale e la raccolta differenziata in particolare, promuovendo comportamenti sostenibili e attenti all’ambiente.
QUALCHE CURIOSITÀ SULLA CARTA
Ogni anno in Italia si risparmiano emissioni di CO2, equivalenti al blocco del traffico su strada per una settimana.
Il 90% della carta, dei sacchetti, dei quotidiani e delle scatole è realizzato con materiale riciclato.
Per produrre la carta, l’industria cartaria europea utilizza la cellulosa proveniente dagli scarti degli alberi coltivati per la produzione di legno e promuove la gestione sostenibile delle coltivazioni arboree: per ogni albero tagliato ne vengono piantati 3.
COSA SEPARARE IN CASA
⇒ IMBALLAGGI IN CARTA E CARTONE
⇒ CARTONI PER BEVANDE E ALIMENTI
⇒ SCATOLE E ALTRI IMBALLI IN CARTONCINO
⇒ CARTA DA DISEGNO O PER FOTOCOPIE
⇒ SACCHETTI DI CARTA
⇒ GIORNALI E RIVISTE
⇒ QUADERNI E VOLANTINI
COSA NON CONFERIRE
× FAZZOLETTI USATI
× CARTA CHIMICA COME SCONTRINI
× CARTONI PER LA PIZZA SPORCHI
COREPLA
COREPLA è il Consorzio nazionale senza scopo di lucro per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica. Il Consorzio raggruppa le imprese della filiera del packaging in plastica, ossia, produttori, importatori, trasformatori di materia prima per la produzione di imballaggi e, su base volontaria, utilizzatori e riciclatori/recuperatori di rifiuti di imballaggio. COREPLA, oltre ad assicurare il ritiro degli imballaggi in plastica raccolti in oltre il 90% dei Comuni e garantire il loro avvio a riciclo e recupero, ha collaborato alla creazione di nuove imprese e nuova occupazione producendo un beneficio per la collettività stimabile in 3,7 miliardi negli ultimi sette anni: una cifra pari al fatturato 2019 delle cantine vinicole italiane e anche il valore dell'intera Borsa italiana.
QUALCHE CURIOSITÁ SULLA PLASTICA
Con 13 bottiglie si fa una maglia da calcio.
Con 2 flaconi si fa un frisbee.
Con 7 vaschette portauova si può tenere accesa una lampadina da 60W per un’ora e mezza.
COSA SEPARARE IN CASA
⇒ BOTTIGLIE DI ACQUA MINERALE, LATTE, BIBITE E OLIO
⇒ PIATTI E BICCHIERI MONOUSO PRIVI DI RESIDUI DI CIBO
⇒ VASCHETTE PER ALIMENTI
⇒ BLISTER E INVOLUCRI SAGOMATI
⇒ CONTENITORI PER SALSE, CREME E YOGURT
⇒ MATERIALI PER LA PROTEZIONE E TRASPORTO DELLE MERCI (PELLICOLE PLURIBALL E CHIPS IN POLISTOROLO)
⇒ BUSTE E SACCHETTI PER PASTA, PATATINE, CARAMELLE, VERDURE E SURGELATI
⇒ FLACONI E DISPENSER PER DETERSIVI, SAPONI E COSMETICI
COREVE
COREVE è il Consorzio senza fini di lucro che ha per scopo il raggiungimento degli obiettivi di riciclo e recupero degli imballaggi in vetro sul territorio nazionale. Per raggiungere tale fine, dalla sua fondazione, nel 1997, il Consorzio ha effettuato numerose attività di promozione e informazione presso i cittadini, veri protagonisti della raccolta differenziata. Il vetro, materiale estremamente prezioso poiché riciclabile al 100% e all’infinito, mantenendo sempre intatte le sue qualità originarie senza alcuna perdita di materia, rappresenta alla perfezione l’idea di economia circolare. Circa l'80% di bottiglie e vasetti consumati in Italia è prodotto con il vetro della raccolta differenziata fatta dai cittadini, un vero e proprio giacimento urbano.
QUALCHE CURIOSITÁ SUL VETRO
Con 1 kg di rottame di vetro si può produrre, all’infinito, 1kg di nuovi contenitori, risparmiando ogni volta 1,2 Kg di materie prime vergini.
Con il riciclo di 20 bottiglie di vetro si risparmia più dell’energia contenuta in un metro cubo di gas metano.
Con meno di 7 bottiglie riciclate si riducono le emissioni in atmosfera di un metro cubo di CO2.
COSA SEPARARE IN CASA
⇒ BOTTIGLIE
⇒ VASETTI
COSA NON CONFERIRE
× OGGETTI DI CRISTALLO COME BICCHIERI, LAMPADARI E POSACENERE
× SPECCHI
× CERAMICHE E PORCELLANE COME PIATTI E TAZZINE
× CONTENITORI PYREX (VETRO-CERAMICA RESISTENTE AL FUOCO)
× LAMPADE E LAMPADINE
× TUBI E SCHERMI, TV, MONITOR COMPUTER
× BORSE E SACCHETTI (IN PLASTICA O ALTRO MATERIALE)
RICREA
Il Consorzio RICREA favorisce, promuove e agevola la raccolta e il riciclo degli imballaggi d’acciaio quali barattoli per vegetali e derivati del pomodoro, scatolette per prodotti ittici, carne e pet food; bombolette spray; latte per olio, scatole regalo, tappi e fusti.
Questi imballaggi esistono da oltre 200 anni e grazie a te che li raccogli e li separi, salvandoli dalla discarica, RICREA riesce ad assicurarne il riciclo di oltre 7 su 10 prodotti, trasformandoli in nuovo acciaio per realizzare binari, travi,chiavi inglesi, chiodi, bulloni, panchine, lampioni, cancellate in ferro…
QUALCHE CURIOSITÁ SULL'ACCIAIO
I benefici economico ambientali generati da RICREA nel 2019 sono:
- 1,4 TWh di energia primaria risparmiata grazie al riciclo degli imballaggi in acciaio
- 268.000 tonnellate di materia prima risparmiata
- 415.000 tonnellate di CO2 eq evitate
- 39 Mln € valore economico della materia recuperata
- 12 Mln € valore economico della CO2 evitata.
COSA SEPARARE IN CASA
⇒ LATTINE PER OLIO
⇒ FUSTI E SECCHIELLI
⇒ BOMBOLETTE SPRAY
⇒ SCATOLETTE PER CARNE, PESCE E CIBO PER ANIMALI
⇒ TAPPI, CAPSULE E CHIUSURE
⇒ SCATOLE REGALO PER LIQUORI E DOLCI
⇒ BARATTOLI PER CONSERVE VEGETALI
COMIECO, COREVE, COREPLA, RICREA e CIAL sono i Consorzi Nazionali che organizzano e garantiscono l’avvio al riciclo e al recupero degli imballaggi in CARTA E CARTONE, VETRO, PLASTICA, ACCIAIO e ALLUMINIO.
Istituiti per volontà di legge nel 1997, questi consorzi sono tutti senza fine di lucro e fanno riferimento ad un unico sistema: il CONAI, costituito sulla base di due principi europei: “Responsabilità Condivisa“ e “Chi inquina Paga“.
Sono le stesse aziende produttrici di imballaggi o materiali per imballaggi, nonché le aziende che utilizzano gli imballaggi, a farsi carico del fine vita degli stessi, contribuendo attraverso il “CAC- Contributo Ambientale Conai“ a coprire i maggiori oneri della raccolta differenziata e gli eventuali oneri dell’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio, conferiti tramite la raccolta differenziata. Il sistema, così organizzato, ogni anno garantisce ai Comuni con cui ha stretto un accordo di convenzione introiti per circa 450 milioni di euro. in Italia, mediamente, ogni anno, si producono circa 12 milioni di tonnellate di rifiuti di imballaggio. Di questi ne recuperiamo oltre il 78% vale a dire che 3 imballaggi su 4 sono recuperati. Un impegno destinato a portare sempre nuove migliori risultati, soprattutto grazie a voi cittadini che ogni giorno, con un gesto semplice ma fondamentale, differenziato in casa gli imballaggi e i contenitori usati dando vita a un circuito virtuoso che si trasforma da rifiuto a risorsa.
F.A.Q. le domande più frequenti sulla Raccolta Differenziata
Con materie plastiche si intende comunemente un'ampia serie di materiali sintetici o semi-sintetici che vengono usati in una vasta gamma di applicazioni. Ovunque guardi, troverai materie plastiche. Usiamo prodotti in plastica per far sì che le nostre vite siano più pulite, semplici, sicure e piacevoli. Troviamo la plastica nell'abbigliamento che indossiamo, nelle case in cui viviamo, nelle auto con cui viaggiamo. I giocattoli con cui ci svaghiamo, gli schermi che guardiamo, gli strumenti tecnologici che usiamo e i dispositivi medici da cui traiamo beneficio... tutti contengono materie plastiche.
Il termine "plastica" deriva dalla parola greca "plastikos", che significa plastico ovvero adatto per essere modellato; questo si riferisce alla malleabilità del materiale durante la produzione, che può essere infatti fuso, stampato o estruso in una varietà di forme, tra cui pellicole, fibre, piastre, tubi, bottiglie e scatole e altro ancora.
Le materie plastiche sono realizzate con materiali naturali come la cellulosa, il carbone, il gas naturale, il sale e il petrolio attraverso un processo di polimerizzazione o policondensazione.
Si può conferire nella RD della plastica tutto ciò che è un imballaggio. Qui di seguito un elenco dettagliato:
- Bottiglie (acqua, bibite, latte e succhi)
- Flaconi (detersivi, detergenti, shampoo, prodotti per l’igiene della persona e della casa in genere)
- Imballaggi flessibili sigillati automaticamente (biscotti, patatine, merendine)
- Vaschette, barattoli, tubetti e vasetti di qualsiasi forma e misura, realizzati in qualsiasi tipologia di plastica (polimero)
- Tanichette (acqua distillata)
- Piatti e bicchieri monouso in plastica. È importante assicurarsi che gli imballaggi non contengano residui evidenti del contenuto (ma se ben svuotati, non è necessario lavarli).
Si, piatti e bicchieri possono essere conferiti nel contenitore della plastica anche sporchi, purché vuoti. Non possono essere conferite invece le posate di plastica, che dovranno perciò essere conferite nell’indifferenziata.
Per una virtuosa ed efficace raccolta differenziata, gli imballaggi conferiti devono essere possibilmente compressi. Questo permette infatti di contenere l’ingombro sia nei bidoni domestici (o nei cassonetti stradali) che nei camion che effettuano il servizio di raccolta cittadina.
Per quanto riguarda la bottiglia di plastica, in particolare, si consiglia di schiacciarla sul lato lungo per la sua corretta identificazione all’interno degli impianti di selezione, che si avvalgono di detettori ottici a raggi laser.
Attualmente le posate di plastica (coltelli, forchette, cucchiai, cucchiaini ecc.) non vengono raccolte insieme agli imballaggi; dovranno pertanto essere conferite nell’indifferenziata. La stessa modalità vale per bastoncini miscelatori e cannucce.
Attualmente la plastica proveniente dal processo del riciclo può essere utilizzata solamente per alcune applicazioni e in percentuale definita; per la restante percentuale viene utilizzata materia vergine.
In via sperimentale per l’anno 2021, per le nuove bottiglie e vaschette in PET si potrà usare una percentuale minima di materiale vergine superiore al 50%.
- Con 27 bottiglie di plastica (PET) si fa una coperta in pile
- Con 2 flaconi di plastica (HDPE) si fa un frisbee
- Con 13 bottiglie di plastica si fa una maglia da calcio
- Serve un cestino porta mollette? basta 1 sola vaschetta del gelato!
- Con 7 vaschette portauova si può tenere accesa una lampadina da 60 Watt per un’ora e mezza.
Quando parliamo di plastica biodegradabile e compostabile – anche detta BIOPLASTICA - facciamo riferimento a materiali e a manufatti derivanti sia da fonti rinnovabili sia di origine fossile, la cui caratteristica principale è quella di essere biodegradabili e compostabili. La bioplastica viene conferita nel contenitore dell’umido/organico, così da poter tornare in natura sotto forma di prezioso compost, utile al terreno.
Il tipo di plastica utilizzato per la realizzazione delle bottiglie è il PET – Polietilene tereftalato.
L’acciaio è una lega metallica costituita da ferro e carbonio, con contenuto di carbonio inferiore al 2,11 %. Il diverso contenuto di carbonio fa assumere all’acciaio proprietà meccaniche e tecno-logiche molto diverse. Se la percentuale di carbonio è compresa tra il 2,11 % e il 6,67% la lega metallica ottenuta è la ghisa. L’acciaio è un materiale permanente che si ricicla all’infinito. Il suo impiego è vasto e va dall’edilizia (travi e tondo per cemento armato), alla ferramenta (chiodi, viti, bulloni), all’arredo urbano (fontanelle, panchine, lampioni), al trasporto (automobili, biciclette, binari ferroviari), all’imballaggio (barattoli e scatolette o fusti)
I contenitori d’acciaio si possono conferire nel contenitore dei metalli in due modi: Con la raccolta differenziata presso le nostre case oppure portandoli nelle isole ecologiche e sono:
- Barattoli in acciaio per pomodoro, vegetali, frutta sciroppata
- Scatolette (carne, pesce, cibo per animali, ecc.)
- Latte per olio
- Lattine
- Scatole regalo per dolci e liquori
- bombolette spray
- tappi a corona
- fusti
- grucce metalliche
Le scatolette di tonno e i barattoli delle conserve del pomodoro o dei legumi sono di acciaio. Questo favorisce la conservazione a tal punto che molti prodotti si possono conservare fino a 5 anni da loro confezionamento.
Il primo imballaggio ad essere prodotto in acciaio è stato il barattolo delle conserve vegetali. Veniva usato principalmente durante le lunghe traversate marittime.
Si, inoltre solitamente non vengono raccolti da soli ma insieme alla plastica o al vetro. Verifica nel sito del tuo comune per scoprire dove vanno conferiti.
A differenza dell’alluminio se l’imballaggio è di acciaio verrà attratto dalla calamita; grazie a questo puoi riconoscere se un oggetto è di acciaio oppure no!
L’invenzione viene attribuita agli inglesi John Hall e Bryan Donkin che nel 1811 la brevettano, anche se è dimostrato tuttavia che fu il Francese Francois Appert ad inventarlo qualche anno prima, dimenticandosi però di brevettarlo.
Si possono ottenere migliaia di oggetti come ad esempio una chiave inglese, viti, bulloni , travi, altri materiali da ferramenta, panchine, freni a disco, telai di biciclette e molto altro ancora.
In genere un alimento in barattolo può conservarsi fino a 5 ANNI.
L’acciaio si ricicla al 100% e all’infinito! Grazie a questa caratteristica l’acciaio può avere infinite vite e infinite forme, riducendo sensibilmente l’inquinamento ambientale!
L’acciaio è un materiale particolarmente adatto per la produzione di contenitori food e no-food, poiché riunisce in sé tante importanti qualità che garantiscono sicurezza, igiene e robustezza.
L’acciaio è:
Ermetico e impenetrabile - Protegge totalmente dalla luce, dall’aria, dall’umidità e dai microrganismi batterici: per questo è particolarmente adatto a contenere e conservare alimenti.
Inviolabile, resistente e robusto - Resistente alle sollecitazioni o manomissioni esterne, garantisce la massima protezione del contenuto nelle fasi di impilaggio, stoccaggio, movimentazione e trasporto con un notevole e positivo impatto sui costi.
Eco-compatibile - Riciclabile al 100% e infinite volte, per ottenere nuovo acciaio di ottima qualità che non perde le sue caratteristiche originali. Dopo il cemento, è il materiale più diffuso al mondo utilizzato dall’uomo e soprattutto il più riciclato.
Magnetico - Per questa peculiarità è facile da trattare nella raccolta, nella differenziazione e nell’avvio al riciclo rispetto a tutti gli altri rifiuti.
Facilmente serigrafabile - Offre un’ampia superficie serigrafabile, una caratteristica non trascurabile che lo rende parti-colarmente adatto alla personalizzazione. Facilita l’identificazione del prodotto con la massima efficacia e qualità della comunicazione su packaging.
L'ALLUMINIO è un metallo non ferroso ad altissima intensità energetica. In natura non si trova allo stato puro ma legato con altri elementi. Il minerale dal quale viene ricavato, mediante tecniche elettrolitiche, è la bauxite.
Nel corso del 2019 in Italia è stato avviato a riciclo il 70% dei rifiuti di imballaggio.
Dall’equivalente di 800 lattine per bevande riciclate si ottiene una bicicletta, mentre bastano 37 lattine per fare una moka da 3 tazze; con 640 lattine invece si può realizzare 1 cerchione per auto e con 130 lattine si fa un monopattino. Infine bastano 3 lattine per un paio di occhiali da sole.
Risale alla metà degli anni ‘50 la prima lattina in alluminio usata per la birra. Esattamente era il 1958 quando l’alluminio cominciò ad essere utilizzato nella produzione delle lattine.
Il materiale fu ritenuto più pratico, igienico e leggero.
Le prime bombolette spray furono prodotte nel 1939 ed ebbero una grande diffusione durante la seconda guerra mondiale perché venivano utilizzate per nebulizzare l’insetticida.
La regione Veneto e Lombardia sono in testa alle classifiche già da diversi anni, ma in generale è tutto il nord italiano ad essere tra le zone virtuose della raccolta differenziata.
Esistono molti esempi virtuosi anche nel centro sud. Ad esempio la Regione Sardegna ha ottime performance di raccolta, così come parte della Campania e della Puglia.
Si, gli imballaggi in alluminio non vengono raccolti da soli ma sempre insieme all’acciaio e, a seconda del comune, alla plastica o al vetro. Verifica nel sito del tuo comune per scoprire dove vanno conferiti.
La moka è la famosa caffettiera inventata dal piemontese Alfonso Bialetti nel 1933. Grazie alle sue sperimentazioni in officina, dove realizzava oggetti in alluminio, e a una profonda inventiva, Bialetti è riuscito a creare un oggetto senza tempo, ancora oggi presente in quasi tutte le case italiane.
Nella raccolta differenziata dell’alluminio, oltre alle più note lattine per bevande, vanno inseriti anche: vaschette e scatolette per il cibo, anche quelle per il cibo per animali, bombolette spray, tubetti per creme, conserve e prodotti sanitari e cosmetici, il foglio sottile come l’involucro del cioccolato e il rotolo da cucina, tappi, capsule e chiusure varie. Tutti questi imballaggi sono riciclabili al 100% e all’infinito.
Un interessante contributo alla riduzione della CO₂e deriva dal riciclo dell’alluminio, che, come è ben noto permette di risparmiare il 95% dell’energia rispetto alla produzione di alluminio primario.
Nei primi anni del ‘900 si cominciò ad utilizzare il foglio di alluminio per avvolgere il cioccolato facendone mantenere così più a lungo la fragranza e la conservazione.
Il vetro è un materiale ottenuto tramite la solidificazione di un liquido non accompagnata dalla cristallizzazione. I vetri sono perciò “solidi amorfi”: materiali che si comportano come solidi ma con una struttura molecolare tipica dei liquidi. Per questo hanno una caratteristica che li rende unici: sono riciclabili al 100%, all’infinito, senza alcuna perdita di materia o altro scadimento di qualità.
Il vetro, grazie alla sua perfetta inerzia chimica (assenza di cessioni tra contenitore e contenuto), viene principalmente utilizzato come materiale da imballaggio (bottiglie e vasetti), nel settore delle costruzioni e dei trasporti (per trasparenza e resistenza meccanica), ma anche nella realizzazione di contenitori d’uso domestico come i “casalinghi” (vasi e bicchieri) o nella manifattura di elementi decorativi o d’arredo (oggettistica e lampadari). Alcuni derivati come lana di vetro, fibre di vetro e fibra ottica, vengono poi utilizzati nel campo aereospaziale, automobilistico, edile e informatico.
Il settore dove viene riciclato il vetro è in larga misura quello d’origine del rifiuto stesso, oggetto di raccolta differenziata, cioè nella produzione di nuovi imballaggi (bottiglie e vasetti). La raccolta differenziata alimenta quindi un modello di economia circolare perfetto, che rende più “sostenibili” i nostri consumi e il nostro stile di vita.
Sostituendo integralmente le materie prime vergini col rottame recuperato il risparmio energetico è all’incirca del 30%, rispetto all’utilizzo di materie prime vergini, perchè la fusione del rottame avviene a temperature più basse. Questo significa che, grazie al riciclo, si risparmia circa il 3% dell’ energia necessaria alla fusione del vetro ogni 10 punti percentuali (%) di rottame impiegato in sostituzione delle materie prime tradizionali (sabbia, soda, calcare, etc.,).
Per una corretta raccolta differenziata è importante separare e raccogliere solo bottiglie e vasetti, svuotati di eventuali residui, senza tappo o altri accessori rimuovibili facilmente. Evitando, nel modo più assoluto, di gettare insieme al vetro anche borse o sacchetti di plastica (o altro), impiegati per il trasporto, la cui presenza comporta la perdita di enormi quantità di vetro altrimenti perfettamente riciclabile. Inoltre, è necessario prestare massima attenzione ai cosiddetti “falsi” amici del vetro, ovvero a quei materiali simili al vetro da imballaggio ma che hanno composizioni chimiche diverse, che vanno recuperati o smaltiti altrove. I più insidiosi sono: il cristallo, la vetroceramica (pyrex) e la ceramica, che contengono sostanze estranee incompatibili (come il piombo, nel cristallo) o che fondono a temperature più alte (vetroceramica e ceramica). Se mescolati al vetro da imballaggio, questi materiali rendono difettosi i contenitori rovinandone irrimediabilmente la produzione. Ci sono poi altri “falsi amici” che spesso creano dubbi: lampade e lampadine, tubi al neon, specchi, monitor di TV e PC, lastre retinate e inerti vari; tutti rifiuti che non vanno mischiati al vetro da imballaggio, per non contaminarlo guastandone il riciclo, da gettare in altri circuiti dedicati (recupero nelle isole ecologiche tra i rifiuti elettrici e elettronici o tra gli inerti; oppure, per piccoli quantitativi, smaltiti nell’indifferenziato).
Il tipo di vetro utilizzato per fare gli imballaggi è il SODICO-CALCICO (dove sodio e calcio sono i componenti principali).
No, mantiene le medesime qualità. Unico limite invalicabile è il colore: da rottame di vetro colorato non si può produrre vetro incolore. Per farlo, bisogna selezionare il rottame per colore all’origine (raccolta separata) oppure negli impianti di trattamento, a valle della differenziata.
Per ottenere 100 kg di nuovo vetro da imballaggio ci vogliono circa 120 kg di materie prime vergini oppure “basta”riciclare 100 kg di rottame “pronto al forno”, recuperato grazie alla raccolta differenziata (con un risparmio di materia del 120%).
Il trattamento del vetro, che avviene negli impianti a ciò dedicati a valle della raccolta differenziata, è essenziale per eliminare le frazioni estranee e rendere il rottame così idoneo alla rifusione (riciclo).
È stato stimato che per ogni tonnellata di vetro riciclato in Italia si evitano CIRCA 800 KG di emissioni di CO2. In Europa la media è di circa 600 KG.
La carta è un materiale igroscopico, composto da materie prime soprattutto vegetali, unite per feltrazione ed essiccate. Si presenta nella forma di fogli sottili. Può essere arricchito da collanti, cariche minerali, coloranti e diversi additivi.
E’ stato stimato che mediamente ogni minuto in Italia vengono riciclate 10 tonnellate.
La media per ogni cittadino è di 57,5 kg raccolti ogni anno.
La regione che risulta essere la più virtuosa è l’Emilia Romagna.
La piattaforma di selezione separa carta e cartone riciclabili per tipologia e li divide da altri materiali che potrebbero creare problemi nel riciclo.
Nel cassonetto per la raccolta della carta vanno inseriti solo carta, cartone e cartoncino asciutti e puliti.
3 scatole della pasta, 2 sacchetti di carta, 1 portauovo, 1 quotidiano, 1 rivista
La pressa per la carta è una macchina che comprime la carta in balle per rendere più comodo il trasporto in cartiera.
Uno spappolatore o pulper, è una macchina che separa le fibre della carta sciogliendole in acqua.
La cartiera è Il luogo dove avviene la produzione e il riciclo della carta.
Se pensiamo al traffico giornaliero di auto e camion, ogni anno potremmo evitare di emettere anidride carbonica pari a 6 giorni e 6 notti senza traffico!
Circa l’86% degli imballaggi prodotti in italia vengono riciclati per ritornare a nuova vita.
L’attività di una cartotecnica consiste nel colorare la carta, piegarla, incollarla, stamparla e fustellarla a seconda dell’uso.
La carta vergine viene prodotta con legname ricavato dallo sfoltimento degli alberi e dai residui di altri settori industriali, come le segherie.
In Europa la gestione sostenibile delle foreste fa sì che per un albero tagliato ne vengano piantati 3.
L’utilizzo stimato di carta, cartone e cartoncino pro capite è di circa 73 kg.
Se è pulito va con la carta, se è sporco nella raccolta dell’umido o nell’indifferenziato; a tal proposito verifica sempre le indicazioni del tuo comune per il conferimento corretto.